Un film di Martin McDonagh
Con Colin Farrell , Brendan Gleeson , Kerry Condon , Barry Keoghan, Pat Shortt , Gary Lydon , Sheila Flitton , Brid Ní Neachtain , Jon Kenny , Aaron Monaghan , David Pearse
Nazione: Irlanda, USA, Gran Bretagna
Anno: 2022
Durata: 114 min
Sinossi
In un'isola al largo della costa occidentale dell'Irlanda, due amici di lunga data, Pádraic eColm, si trovano in una situazione di stallo quando Colm mette inaspettatamente fine alla loro amicizia. Pádraic, scioccato da questa decisione, non si rassegna e tenta di ricucire il rapporto. Mai ripetuti sforzi non fanno altro che rafforzare la determinazionedell’ex amico e quando Colm lancia un ultimatum disperato, gli eventi precipitano rapidamente con conseguenze scioccanti.
“The Banshees of Inisherin si muove tra questi due cardini, la follia in primo piano, la guerra in sotto fondo, appena intravista attraverso sbuffi di fumo in lontananza. Non per niente Samuel Beckett è dublinese e certamente uno dei referenti più forti del lavoro teatrale di McDonagh(vincitore di tre Laurence Olivier Awards), che anche in film come InBruges e Tre manifesti a Ebbing, Missouri si è dimostrato abilissimo tessitore di trame e dialoghi impastati nell’assurdo. E in questo film tutto si è rarefatto, tutto è guidato dalle bizze, i capricci, gli interrogativi senza risposta dei due protagonisti, l’uno cocciutamente attaccato ai giorni felici che non ritornano, e l’altrodeciso a giocarsi un finale di partita alla sua maniera solitaria.[…]
Si ride con The Banshees of Inisherin(uno dei film migliori del Festival di Venezia 2022), commedia grottesca nerissima che non risparmia nessuno, nessun popolo, nessunafaida nazionale, nessun gruppo etnico e umano. Siamo tutti qua, stretti nell’assurdo e nella solitudine, davanti alla banshee che ridacchia, davanti a conti non fatti, davanti all’imprevedibilità delle scelte altrui e nostre.” (Emanuela Martini, cineforum.it)
“È l’isola di Inisherin, con la sua bellezza arcaica e la guerra in lontananza, a plasmare le azioni dei personaggi tragicomici di Martin McDonagh, maschere beckettiane dell’attesa destinate a farsi metafora della condizione umana. Molte delle interazioni del film avvengono lungo le stradine delineate dalle pareti in sasso, come se rappresentassero i binari dentro i quali i personaggi si ritrovano a vivere e morire, i ruoli sociali in cui sono incastrati fin dalla nascita[…]
Il regista londinese, con uno studio attento della messa in scena, è molto bravo a farci percepire ilpotere spirituale di un paesaggio (quasi) incontaminato che divide le persone, ne accentua l’indotto individualismo e le isola[…]
Gli spiriti dell’isola è una grande opera cinematografica sulla nascita dei conflitti e sugli istinti più brutali dell’essere umano, una commedia nerissima sull’importanza del dialogo e del senso comunitario laddove la violenza appare l’unica via percorribile. Con un cast da Oscar e una sceneggiatura di ferro, Martin McDonagh riesce ancora una volta a divertire e turbare allo stesso tempo e si conferma un regista straordinario capace di intrecciare la crudezza tipica delle sue storie (e dei suoi dialoghi) con immagini suggestive, curate nei minimi dettagli e dal forte impatto emotivo.” (Nicola Rakdej, sentireascoltare.it)