SettimArte - rassegna di cinema d'autore al Teatro Mascheranova

In occasione dell’iniziativa promossa dal comune di Pontecagnano “Oltre l’8 Marzo: variazioni sul tema”, il Teatro Mascheranova è pronto a trasformarsi in un intimo e raccolto cinema per quattro appuntamenti gratuiti dedicati alla cinematografia al femminile. La rassegna di cinema d’autore Settim_A_rte si articolerà in quattro imperdibili proiezioni (27 marzo, 3 – 17 – 24 aprile 2023), arricchendo l’offerta artistica e culturale del ricco calendario di eventi che animeranno la città diPontecagnano fino al 29 aprile. L’iniziativa comunale si propone ancora una volta di avvicinare la cittadinanza ai luoghi di ritrovo, dibattito, cultura e incontro offerti dal territorio, attraverso laboratori, mostre, musica e tavole rotonde. Una particolare attenzione viene poi dedicata ad incontri di prevenzione, alla salute, al benessere e alla consapevolezza femminile. L’iniziativa, fortemente voluta dal sindaco Giuseppe Lanzara e dall’Assessorato alla Cultura nella persona di Adele Triggiano, nasce dalla consapevolezza che nonostante il giorno 8 marzo si celebri la “Giornata Internazionale dei Diritti delle Donne”, questi stessi diritti spesso vengano ignorati e calpestati e che soprattutto dovrebbero e devono essere riconosciuti e rispettati ogni singolo giorno.

La città di Pontecagnano sceglie dunque di dedicare alle donne non solo un giorno, ma ben due mesi (9 Marzo – 29 Aprile) e di farlo attraverso incontri ed eventi culturali, che sono le occasioni più consistenti di scambio e confronto. Le associazioni e i luoghi di cultura dell’intero territorio pontecagnanese sono coinvolte nel ricco programma di eventi, al fine di stringere ancor di creare occasioni di dialogo con la cittadinanza su tematiche che devono necessariamente trovare spazio nella vita quotidiana, passando per il sorriso, l’arte e la condivisione.

I quattro film in proiezione al Teatro Mascheranova provengono da quattro nazioni e dunque quattro substrati culturali e sociali diversi: Italia, Yemen, USA e Iran. Sono però uniti dal desiderio di raccontare la condizione della donna nella nostra sfuggente contemporaneità e le difficoltà che ancora è necessario affrontare e denunciare per raggiungere l’emancipazione femminile, la consapevolezza, la parità di genere e la libertà. I quattro sguardi di autore, attraverso il fil rouge delle storie al femminile, comporranno il densissimo cineforum tematico, arricchito da eventuali dibattiti e occasioni di confronto al termine della proiezione.

Grazie al sostegno e al patrocinio del comune di Pontecagnano le quattro serate di cinema al femminile saranno a ingresso libero, l’ingresso in sala è previsto alle 20:30 e alle 20:45 avrà inizio la proiezione.

La prenotazione è obbligatoria, per info e prenotazioni è possibile contattare il botteghino del Teatro Mascheranova al 3312288792 / 3408354657.

I titoli scelti sono:

 

Lunedì 27 Marzo

LE SORELLE MACALUSO regia di Emma Dante

Maria, Pinuccia, Lia, Katia, Antonella. L’infanzia, l’età adulta e la vecchiaia di cinque sorelle nate e cresciute in un appartamento all’ultimo piano di una palazzina nella periferia di Palermo, dove vivono da sole, senza genitori. Una casa che porta i segni del tempo che passa, come chi ci è cresciuto e chi ancora ci abita. La storia di cinque donne, di una famiglia, di chi va via, di chi resta e di chi resiste. Le sorelle Macaluso si basa sull’ omonimo lavoro teatrale del 2014 che ha vinto il Premio UBU per la regia e per il miglior spettacolo. La sua origine si sente in maniera netta ed Emma Dante non fa nulla per nasconderla. Al contrario cerca un’ideale continuità tra teatro e cinema, dimostrando come Le sorelle Macaluso possa essere un testo in grado di infrangere le barriere, proprio a livello di struttura, tra teatro e cinema.

Durata: 99 minuti

 

Lunedì 3 Aprile

LA SPOSA BAMBINA regia di Khadijaal-Salami

La regista yemenita Khadijaal-Salami realizza nel 2016 un lungometraggio dal forte impatto politico e sociale che va a sviscerare il concetto stesso di libertà dell’essere donna e del decidere della propria vita all’interno di una nazione come quella dello Yemen, una nazione in cui la cultura islamica è presente in molte sfaccettature cultura non sempre legate al mondo delle tradizioni popolari degli “sceicchi” locali che perpetuano un credo arcaico di sottomissione dei gli alle famiglie d’origine e alle decisioni del padre, in un universo ampiamente patriarcale. La storia mostrata in La Sposa Bambina si rifà al libro, tratto da una storiavera, “I am Nojood, age 10 and divorced” di Nojoud Ali e della reporter Delphine Minoui. Grazie al suo impatto sociale e politico è il primo lungometraggio yemenita preso in considerazione dagli Academy per poter partecipare come pretendente alla categoria miglior film straniero.

Durata: 96 minuti

 

Lunedì 17 Aprile

THE LAST DUEL regia di Ridley Scott

The Last Duel si riallaccia fortemente al movimento del #MeToo, proponendo uno spaccato della realtà medievale che, come si può facilmente intuire durante la visione, ci appartiene ancora oggi. Il caso dello stupro ai danni di Marguerite diventa un aare persoli uomini. Ridley Scott si dimostra ancora una volta attento alla causa femminista inaugurata con Alien, proseguita con il lm manifesto Thelma& Louise e riportata in auge con The Last Duel. Non è di certo una novità per Scott ma una necessità per mostrarci come, a distanza di 700 anni, il mondo non sia poi così cambiato. Gli scontri verbali che sembrano essere tratti da William Shakespeare per quanto intensi, acquistano allora ancora più carica drammatica, grazie anche alla smisurata bravura degli interpreti.

Durata: 152 minuti

 

Lunedì 24 Aprile

OFFSIDE regia di Jafar Panahi

Allo stadio Azadi di Teheran si gioca la partita di calcio tra la nazionale iraniana e quella del Bahrain, decisiva per le qualificazioni ai mondiali di Germania del 2006. Il regime iraniano pone il divieto assoluto alle donne di partecipare alle manifestazioni sportive ed esige il rispetto assoluto di questa regola. Nonostante questo, sei ragazze sono decise a non perdersi la partita allo stadio e si travestono da uomini pur di superare il divieto a loro imposto “Oside” di Jafar Panahi è unlm che instilla speranza in un cambiamento possibile pur rappresentando la marginalità sociale di cui sono vittime le donne iraniane, una coralità di voci e di punti di vista che la macchina da presa si premura di catturare con acuta intelligenza, lasciando che, attraverso l’intreccio di stati d’animo contrastanti e gli ululati del tifo da stadio, tutto ciò che accade intorno allo svolgersi di una partita di calcio diventi uno spaccato attendibile dell’intera società iraniana.

Durata: 93 minuti